Siamo nel 1895 e in via Roma, nei pressi del Duomo di Cuneo, dal talento dell’abile cesellatore e incisore Mario Rabino, nasce il primo laboratorio orafo.
La qualità delle sue realizzazioni ebbe presto successo, tanto da spingerlo a trasformare la sua bottega artigiana in un vero e proprio negozio per iniziare a vendere le sue creazioni.

Negli anni ’30, il figlio Aldo aprì un secondo negozio in Corso Nizza 10, nel cuore di quella parte di città che veniva definita Cuneo nuova, dando una nuova spinta al successo delle creazioni Rabino.
La notorietà crebbe, così come la visibilità e ben presto il successo oltrepassò i confini nazionali.

Nella cornice degli straordinari anni ’50, si crearono i primi contatti internazionali con i fornitori di diamanti e pietre preziose: legami che si rinnovano costantemente ancora oggi a dimostrazione di un’unione tra professionisti stabile e duratura, oltre che della ricercata qualità e unicità dei materiali preziosi. Gli iconici anni ’60 segnarono un ulteriore sviluppo e la necessità di spazi e visibilità maggiori per le creazioni.

Il nipote Mario Rabino decise di ampliare la gioielleria con una seconda vetrina e, per far fronte alla crescente domanda di gioielli, inaugurò il laboratorio orafo di Valenza, tutt’ora fiore all’occhiello dell’azienda.

Fu così che pochi anni dopo Rabino avviò un legame con due grandi marchi dell’orologeria mondiale, Patek Philippe e Cartier, un sodalizio che prosegue ancora oggi con successo.

Successivamente, si unì anche Pomellato contribuendo a far crescere la proposta di alta gioielleria e aggiungendo un tocco di originalità alle creazioni.

Gli anni ’90 sono segnati dall’inizio della collaborazione con Rolex, un’icona dell’arte orologiera famosa in tutto il mondo per la creazione di esclusivi segnatempo,

che contribuì all’apertura del centro assistenza orologi per garantire il supporto e la guida di un tecnico altamente specializzato in tutti i tipi di riparazione. La casa orologiera svizzera, infatti, ha componenti particolarmente dettagliate che necessitano di una conoscenza tecnica unica e di un’elevata precisione manuale.

Oggi, i pronipoti del fondatore rappresentano la quarta generazione di una gioielleria che ha disegnato un percorso preciso nella storia di una città, fatto di professionalità e passione tramandate negli anni di padre in figlio.